Ha Schult presenta trash people a Roma in Piazza del Popolo


Chi è passato per caso, per lavoro, per turismo o per qualsiasi altro motivo a Piazza del Popolo a Roma tra il 21 e il 29 marzo del 2007 si è trovato davanti uno spettacolo insolito. In mezzo alla solita piazza romana densa di monumenti più o meno antichi e con un famoso obelisco d'origine egizia che fa bella mostra di sè al centro, una marea di strane figure alte proprio come un uomo e fatte di materiali strani. L'effetto era straordinario. Un mucchio di ferraglia con uno straordinario contrasto architettonico intorno. Praticamente lo spazio del bello, come inteso per secoli nell'arte, fatto d'armonia e equilibri occupato da figure che statue volevano essere ma sembravano strani robot. 35 tonnellate di rifiuti di ogni genere, prodotti e scartati dalla nostra cosidetta civiltà consumistica sono stati il materiale di costruzione di queste figure da parte di un'artista contemporaneo  Ha Schult, d'origine tedesca, con quest'opera denominata appunto Trash People, dal titolo tutto un programma. Certamente il prodotto di un'arte contemporanea, discutibile se volete. Ma in questo caso i significati e l'impatto voluto dall'artista erano comprensibili appieno. In un certo senso erano compendiati in sintesi parecchi dettami dell'arte contemporanea. Tra questi l'estemporaneità del gesto, anche se l'artista ha portato in giro per il mondo i suoi pupazzi e Roma è stata soltanto una delle tappe. Però, ripeto, forse in nessuna il voluto accostamento tra il pattume dell'attualità e l'equilibrio dell'antico potevano fondersi meglio che in questa piazza romana.
Per chi non avesse avuto la fortuna di assistere a questa performance all'epoca, rimando al sito della mostra.
Nonchè a questo filmato: