Un'opinione sull'uscita dell'iPad ultimo prodotto di casa Apple

E' uscito il nuovo prodotto Apple: l'iPad. Il nome è stato subito trasformato nell'italico idioma in iPadella, per ironizzare su un presunto nuovo oggetto inutile creato da Apple.

A parte gli scherzi, oggi l'ho visto in uno store Apple. Era lì in bella mostra, pronto per essere toccato dalle mani delle decine di curiosi, fan di Apple o meno. La prima impressione è la solita di fronte ad un prodotto Apple. Ovvero che ci si trovi davanti comunque a qualcosa d'innovativo. Apple ci ha abituati ai suoi prodotti fashion e questo è forse quello più azzeccato dopo l'iPod (soprattutto l'iPod nano). Per quanto scettici, con quello schermo multi-touch sotto i polpastrelli è difficile rimanere inerti e non provare quella strana sensazione infantile ma potente di essere di fronte al bel giocattolo, con la voglia di averlo subito. Poi... Poi la riflessione. Fermiamo un attimo le sensazioni e cerchiamo di ragionare. Soprattutto domandiamoci: a che serve? Questo è quello che dicono i detrattori dell'iPad. Tuttavia, questa domanda nella nostra società industriale avanzata (come diceva Marcuse) è praticamente priva di senso. Come se durante il medioevo, qualcuno avesse messo in dubbio la religione, il Papa e tutto il resto dicendo: si va bene ma a che serve? Non c'è risposta a questo o meglio ci sarebbe ma la sua complessità esula da queste righe. Quindi, l'iPad c'è. Punto. A cosa servirà lo vedremo tra qualche tempo. Andiamo a vedere un po' i suoi pregi e limiti dal punto di vista tecnico. I pregi sono i soliti in un prodotto Apple: design, cura dei materiali, quel non so che a creare il prodotto altro. Oddio, il non so che in casa Apple prende anche la forma del prezzo. Chi acquista Apple sa di non fare un buon affare dal punto di vista economico. Apple costa ma proprio per questo mette un'altra freccia all'arco del suo successo. Come la Mercedes, la BMW e via dicendo. Distanziarsi dalla massa esponendo un oggetto che non tutte le tasche si possono permettere. Per gli altri, ci saranno i cloni di Apple e dei suoi modelli come è stato per l'iPod. Saranno pure migliori dal punto di vista tecnico ma... semplicemente non sono Apple. Come la Lexus tra le automobili o i cloni delle borse Luis Vitton.

Attenzione, quello del prezzo alto è un'arma molto potente, più di quello che uno pensi. Infatti, il fatto che il prezzo sia alto non è di per sé un fattore di esclusione per certe fasce di gente che magari sarebbe disposta pure a spendere quella cifra. Il fattore più importante in gioco è acquistarlo subito, senza porsi nessun interrogativo. Questo fatto è palpabile entrando in un negozio Apple.  Non a caso il commesso del negozio stava dicendo a chi si mostrava propenso all'acquisto di sbrigarsi perchè già avevano quasi terminato le prime scorte di iPad arrivate e non credo mentisse! Il fenomeno si chiama “consumo vistoso” ed è stato studiato da un bizzarro sociologo ed economista di nome Veblen.

A parte il prezzo il bel giocattolo affascina. Pronto ed intuitivo. Qualcuno storce la bocca e dice: ma non c'è la porta USB. La porta USB? L'iPad non ha la porta USB ma questo è assolutamente coerente con la politica Apple. Lo sapete quante porte USB Apple mette sui suoi notebook: 2 ed il notebook costa il doppio di una marca concorrente! Praticamente sarete prima o poi costretti a comprarvi un Hub e la risposta è: che problema c'è, tanto costa pochi euro. Infatti la politica Apple è proprio questa: tutto il mondo ce l'ha ma Apple non ce l'ha. Apple contro tutti e vediamo chi vince. Tanto qualche escamotage tecnico si può sempre trovare, pagando un di più ma il cliente Apple è contento proprio per questo. Già, questa è un'altra chicca Apple ed il sospetto che con l'iPad abbiano colto nel segno come non mai è forte. Se uno domanda: ma a parte connettersi ad Internet (vediamo poi come), il calendario, l'agenda che altro fa? Bene tutto il resto è da venire, non si sa. Nel senso che l'iPad sarà la piattaforma su cui si svilupperanno una serie di applicativi dedicati, molto più che con l'iPhone. Costo pochi euro. Volete sull'iPad un qualcosa per scrivere, tanto per usare la meravigliosa tastiera touch che si espande a richiesta? Non c'è problema. scaricate Iwork sull'iPad pagando pochi euro (mi sembra 9) per ogni applicativo, cioè videoscrittura, foglio elettronico, ecc. Capito l'antifona? Ora, dato che l'iPad al massimo ha 64 giga di memoria, a forza di scaricare tra qualche tempo avremo bisogno di qualche supporto esterno, ovviamente specifico per l'iPad e avanti così. Non a caso Apple è studiata come una delle aziende con il marketing più sosfisticato al mondo. Ed Internet? Connessione WI-FI assicurata, ovvio. Ma se voglio connettermi per strada? Allora, tanto per cominciare devi prendere, gli iPad di fascia più alta (minimo 700 euro). Poi in Italia puoi farlo solo acquistando servizi 3G (a parte ovviamente). Se avete già chiavette Vodafone, Telecom  o Wind, dovete stare attenti alla loro configurazione ma presto vedrete che si adegueranno loro, non Apple!

Per dirla in sintesi, si ha la netta sensazione che Apple con questo prodotto voglia sferrare un attacco (sempre di nicchia ma questo è nel suo stile) al mercato dei netbook che finora l'ha vista latitante, perchè Apple snobba qualcosa che ha successo ma non viene dalle sue parti. Un netbook è semplicemente un notebook miniaturizzato. Mentre un iPad è un oggetto nuovo, di uguale peso e dimensione (però è molto più slim) e le cui potenzialità sono tutte in fieri. La questione è se lo porteranno a fare quello che fa un netbook.

Lo so, a questo punto vi chiederete perchè non andarsi a comprare un netbook che costa al massimo la metà di un iPad. Se fate questo ragionamento sarete forse razionali ma dei semplici, squallidi personaggi senza estetica. Per voi andare da Vissani o mangiare un hot-dog con le patatine fritte e la Coca-cola è la stessa cosa con la scusa che mi sono nutrito lo stesso, andiamo......

Ecco, questa cosa forse Jobs non poteva saperla ma diventerà da noi uno dei tanti oggetti da esibire proprio per dire: a me la crisi mi fa un baffo. Una volta c'era una parola per designare tutto questo: status-symbol. Una volta.

Ammetto però di avere un MacBook Pro ed è un bell'affare. Trovo che alla fine la parola molto azzeccata per i prodotti Apple sia fruibilità.