Raf Ferrari Quartet: ovvero la musica tra scrittura e improvvisazione

 

Con colpevole ritardo mi sono imbattuto nella musica di questo quartetto dall'insolita formazione e che da lunga data (2005) rappresenta una notevole realtà del panorama musicale italiano di 'nicchia',  come si dice. Non a caso Raf Ferrari ha definito una volta il loro stile musicale come indie-jazz e infatti le composizioni (perchè fondamentalmente è musica composta) sono e non sono jazzistiche. Sia chiaro, specie dal vivo, il gruppo ricorre abbondantemente a fasi improvvisate nel corso dell'esecuzione e queste fasi sono, all'orecchio, a tutto titolo appartenenti al genere 'jazz'. Ma la loro musica è anche altro, dove si respirano arie d'avanguardia (mai in eccesso), richiami a sonorità di musica folkloristica e rock, nonchè melodie di indiscutibile stampo 'classico'. Insomma, avete capito: si tratta di uno di quei gruppi musicali che è difficile spiegare a parole mentre parla in modo chiaro l'ascolto diretto. La composizione del gruppo da me ascoltata dal vivo va al di là del semplice affiatamento per sfociare in un vero e proprio progetto a lunga scadenza, vede tre strumenti 'tradizionali', cioè pianoforte (Raf Ferrari), contrabbasso (Andrea Colella) e batteria (Claudio Sbrolli), affiancati però dall'insolita presenza del violoncello (Vito Stano) che con le sue avvolgenti note dal colore molto vicino alla voce umana dà quel tocco in più. I brani di questo quartetto si basano su una struttura in cui i movimenti più lenti sono alternati da improvvisi cambi di ritmo e dove la batteria di Sbrolli dialoga costantemente con l'uso decisamente percussivo del piano di Ferrari e non si limita a 'tenere il ritmo' ma è un vero e proprio strumento aggiunto. 

Riprendendo quanto detto, cioè che l'ascolto diretto della musica del gruppo è la migliore cosa per capire di cosa stiamo parlando, qui sotto un elenco di link che permette, a chi è incuriosito, di farsene un'idea immediata. Intanto per chi vuole seguire il gruppo il link alla pagina FB

Poi, su Youtube, una serie di video con alcuni brani:

- Il vuoto

- Naufragio

- Hiroshima

CD consigliati: Pauper (2008) e Quattro (2019). Nei CD il contrabbasso è suonato da Guerino Rondolone.