Sciare a Cortina: opinione e descrizione delle piste

 

Per sciare s'intende qui la pratica più usuale e cioè l'uso delle piste preparate e degli impianti di risalita: lo sci alpino per intenderci.
Qui cerco di riportare una serie di giudizi ed opinioni oltrechè una descrizione delle piste tutte personalmente percorse, tralasciando l'aspetto non sciistico che, come si sa, è un aspetto molto importante per una vacanza a Cortina, località nazionale e non che vanta un blasonato contorno di negozi, locali e mondanità.L'articolo è aggiornato con le modifiche agli impianti delle Cinque Torri verso la forcella Averau. Tuttavia la descrizione è precedente al campionato mondiale di sci alpino del febbraio 2021, quindi non tiene conto delle modifiche agli impianti e piste fatte per l'occasione.
Partiamo dalle zone sciistiche offerte. Le due principali sono: Tofane e Faloria (a sua volta collegata con la zona delle piste del Cristallo). Si aggiungono gli impianti della zona Cinque Torri (collegate anche con il Col Gallina) sulla strada del Passo Falzarego e dal 2021 raggiungibili direttamente con una cabinovia dalla zona Pecol. Leggermente a lato dal Col Gallina (bisogna attraversare solo la strada), ci sono le due piste del Lagazuoi di cui una funziona come pista di collegamento che, con la discesa all'Armentarola, permette di collegarsi al Dolomiti Superski zona La Villa-Corvara e precisamente agli impianti di San Cassiano. Il collegamento sci ai piedi è solo in discesa, perchè in senso contrario è necessario prendere una navetta taxi per ritornare alla funivia del  Lagazuoi.
Come si può capire due zone non sono collegate fra loro (Tofane e Faloria). Questo, per gli amanti dello sci ai piedi, è un problema. Costringe a prendere l'auto per spostarsi e comunque necessita di una decisione mattutina per stabilire la zona dove andare. Questa è la discriminante fondamentale per giudicare Cortina dal punto di vista sciistico. Infatti, è statisticamente provato che attualmente la tendenza, fra la massa degli sciatori,  è quella di indirizzarsi verso le ski-area che offrano quanti più collegamenti possibili. Insomma, c'è  a chi piace "viaggiare" con gli sci (esempio il famoso giro dei 4 passi del Sellaronda) e chi invece ama impegnarsi sulle piste, ricercando tecnica e difficoltà. Cortina appartiene sicuramente alla seconda tendenza. Francamente credo di non sbagliare dicendo che Cortina sia in grado di offrire le piste mediamente più difficili di tutte le Dolomiti ed anche di altri comprensori al di fuori del contesto dolomitico. Quindi, per tutti coloro che amano lanciarsi sugli sci e non spostarsi con essi, rappresenta un terreno quanto mai allettante. Lo è meno se cercate i grandi spostamenti sci ai piedi. C'è da considerare comunque che i comprensori che offrono notevoli spostamenti spesso non forniscono piste tecnicamente impegnative, dato che i collegamenti necessitano per forza di piste di trasferimento da una zona all'altra, mentre possono offrire paesaggi più vari.
Tuttavia, sotto l'aspetto paesaggistico, la posizione particolarmente accattivante della conca di Cortina fa sì che non si abbia la sensazione, sciando, di una monotonia ambientale, anche se in realtà ci si sposta solo da un lato della valle all'altro (Faloria e Tofane sono dirimpetto una all'altra). I paesaggi che si ammirano sono di una tale ampiezza che appagano comunque il senso visivo della montagna in tutti i suoi aspetti. Non solo, un altro pregio di Cortina è che sia alle Tofane che al Cristallo e Cinque Torri, le piste lambiscono letteralmente le rocce in molti punti e si ha la bella sensazione di sciare a ridosso delle pareti. Così è per la Forcella Staunies, per la conca di Ra Valles, per la pista con il famoso Schuss o l'altra della Forcella Rossa e per le piste che scendono al Passo Giau con le pareti dell'Averau.
Potrebbe essere necessario spostarsi spesso con l'auto, cosa che comporta il problema dei parcheggi. Il servizio di Skibus è nella media. Teniamo conto che efficienti Skibus sono un disincentivo all'uso dell'automobile, fonte d'inquinamento principale in una località di montagna e, visto il traffico a Cortina, ce ne sarebbe bisogno.
Adesso scendiamo dal generale al particolare e andiamo ad elencare le più belle piste da fare, ipotizzando che lo sciatore in oggetto sia in grado di affrontare tutte le difficoltà canoniche (fino alle piste nere impegnative) dato che, come accennato, Cortina abbonda di piste tecniche. Anzi, si può aprire la parentesi del grado di difficoltà ufficiale assegnato alle piste in uso a Cortina. Ebbene, c'è una tendenza al "ribasso", almeno rispetto ad altre zone sciistiche limitrofe. Soprattutto per il fatto che le piste sono generalmente segnalate come blu,rosse o nere per la media della loro difficoltà piuttosto che per il singolo tratto. Che vuol dire questo? Che a Cortina, più che in altre zone, è facile che venga segnalata sulla cartina una pista con più colori a seconda del grado di difficoltà del tratto. Quindi una pista potrebbe essere segnalata come  blu e poi rossa e via dicendo. Per fare un confronto banale, la famosa Sasslong a Santa Cristina in Val Gardena (pista da Coppa del Mondo) verrebbe segnalata come nera solo per alcuni tratti e rossa per la maggior parte del tracciato. Una Dantercepies considerata rossa solo per il primo tratto iniziale e poi blu per il tutto il resto, tanto per citare piste famose facenti parte del comprensorio vicino sempre del Dolomiti superski.
La descrizione qui fatta tiene conto delle singole aree sciistiche, iniziando dalle piste delle Tofane. I numeri in parentesi sono quelli delle piste e degli impianti così come segnalati nella cartina ufficiale.
TOFANE. Alle piste delle Tofane si può accedere sia dalla località Socrepes, tramite seggiovie oppure direttamente dalla funivia della "Freccia nel cielo" che, in inverno, è aperta su due tronconi: il primo fino al Col Drusciè ed il secondo fino alla conca di Ra Valles. In realtà sono due zone abbastanza distinte, sciisticamente parlando. E' comunque preferibile partire dal Socrepes che permette sia di cimentarsi subito con piste nere piuttosto tecniche, sia di fare tranquille sciate su interessanti blu. Se volete il tecnico, spostatevi (prendendo le due seggiovie Roncato -17- e Tofana express -19-) verso le due piste parallele Vertigine bianca (33) e Labirinti (37) che scendono dalla seggiovia Rumerlo-Duca d'Aosta. La Vertigine bianca merita un discorso a parte. Recentemente è stato deciso di non lavorarla e lasciarla così com'è, per richiamare il tempo andato di quando le piste non venivano battute e nemmeno innevate artificialmente, proprio come recita il cartello all'inizio della pista. Ovviamente solo per sciatori esperti e abituati alle gobbe che inevitabilmente si formano. Altrimenti ripiegare sulla Labirinti, sempre una bella pista. Guardando la montagna, a destra della Vertigine bianca, si sviluppano due interessanti rosse Canalone (32) e poi Cacciatori (34) che interpretano bene la tendenza al ribasso nelle valutazione delle difficoltà delle piste presente a Cortina. Dalla fine della seggiovia Rumerlo, vedrete il noto Schuss incastonato tra due pareti di roccia. Mitico punto di partenza di una pista da Coppa del Mondo è in realtà più abbordabile di quello che sembra. Ad una condizione però: che non sia ghiacciato. Dove per ghiaccio in quel punto si intende proprio quello vivo. Data la posizione della Forcella, lo Schuss è uno di quei lampanti esempi in cui si dimostra che la difficoltà di una pista non è data solo dalla sua pendenza ma soprattutto dallo stato della neve. Lo Schuss è raggiungibile con un secondo troncone di seggiovia che arriva fino al rifugio Pomedes (22). Lo Schuss fa parte della pista Olimpionica (35) La parte finale di questa pista si può prendere anche direttamente scendendo a sinistra della seggiovia Tofana express. Per evitare lo Schuss si può prendere la rossa Caprioli (36) che si ricollega in basso nella parte più facile dell'Olimpionica.
Per chi ama la tranquillità e per i meno bravi, a sinistra della seggiovia Roncato e Sa Freza (18) si apre un mondo di allettanti piste blu. Se si sceglie questo settore è d'obbligo salire con le seggiovie fino al Duca d'Aosta ed invece di scendere con l'Olimpionica, gettarsi verso l'uscita più a sinistra sulla lunga blu Tofanina (38). Una discesa incantevole in mezzo ai boschi che potete continuare prendendo il bivio a destra fino a Pocol ed ai suoi impianti isolati con la pista sempre blu Rosà (23) o Prati (22).
A questo punto, tornati a Socrepes, conviene spostarsi verso RA VALLES. E' possibile farlo prendendo la seggiovia Roncato (19) e scendendo verso la partenza della seggiovia Rumerlo e da qui continuare per la pista Ra Cioures (43), una blu che vi porterà alla base della seggiovia Colfiere-Col Drusciè (24). Alla fine della seggiovia, sorpresa: prima di Ra valles merita una discesa la nera del Col Drusciè (41) mentre per i meno bravi c'è a lato la Col Drusciè blu (40). Ripresa la seggiovia del Col Drusciè andremo a prendere la fermata intermedia della funivia "Freccia nel Cielo" dietro al rifugio del Col Drusciè. Scenderemo all'altra fermata intermedia (che in inverno è anche la fermata finale) e cioè a Ra Valles. Qui si apre l'ampia conca sotto alle pareti delle Tofane. Conca molto bella e dove si scia ad una altezza notevole, almeno per le Dolomiti (fino ai 2700 metri circa). Questo permette di avere una neve più resistente alle temperature e al sole. E' possibile salire nel punto più in alto con la seggiovia Bus Tofana (30), dove la pista è rossa ma resa più difficile dal fatto che la zona va in ombra molto presto. Sbizzarirsi sulle rosse Busc (46) e Camosci (48), oppure sulla pista blu Aquila (47). E' ora di ritornare a valle. Si, ma come? E qui comincia il bello. Infatti se si vuole rientrare con gli sci non c'è che una sola possibilità: fare la famosa nera della Forcella rossa (51). Altro metodo molto più facile è riprendere la funivia e ridiscendere al Col Drusciè e da qui seguire la pista Raccordo Tofana (42) che riporta alla base della seggiovia Rumerlo. Comunque, la Forcella rossa è una di quelle piste da fare almeno una volta nella vita da sciatore. Un consiglio: per divertirvi veramente fatela con condizioni di neve non dico ottimali ma almeno discrete. Ciò significa, paradossalmente, farla di mattina, magari con neve dura piuttosto che alla sera al rientro, quando potrebbe risultare in condizioni alquanto disastrate, ai limiti di un fuori pista. Tale condizione si verifica anche con temperature elevate che la fanno paurosamente spappare specie nei tratti più in basso. Finito il giro sulle Tofane, se le condizioni della neve lo permettono, si può ridiscendere fino alla partenza della Funivia con la blu Stries (44).
FALORIA e CRISTALLO. Isolati dalle Tofane si possono raggiungere con  skibus o auto da queste. Le due zone, invece, sono attigue e si passa da una all'altra attraversando la strada che sale a Misurina all'altezza della località Rio Gere (ampio parcheggio). Il Faloria si raggiunge anche partendo con la funivia omonima da Cortina, posta praticamente in zona centrale. Decidere quale delle due zone fare da prima è questione di gusti ma anche di condizioni della neve e insolazione.Dato che siamo a Staunies, cominciamo allora con la zona del Cristallo, immaginando di aver parcheggiato l'auto al Rio Gere. Le piste del Cristallo sono poche, però belle. Si distingue il pistone rosso Rio Gere (73) che dal rifugio Son Forca ridiscende alla partenza: lungo e divertente. Sotto al rifugio, dopo brevissima discesa, parte la seggiovia Son Forca-Staunies (58). L'uscita intermedia è oggi obbligatoria dopo la chiusura del tratto finale che portava all'inizio della  Forcella sud Staunies. Teoricamente c'è un progetto per un nuovo innovativo impianto che porterebbe fino in alto, rendendo la pista attuale, una volta prolungata, una delle più pendenti del Dolomiti-superski (67% di pendenza pari a 34°). La discesa  attuale (Staunies - 69) è invece più abbordabile dallo sciatore medio, trattandosi di una pista nera di difficoltà media e appagante nel tratto iniziale e rossa nel tratto finale. Ridiscesi a Rio Gere e attraversata la strada, si prenderanno i due tronconi separati della seggiovia Bigontina (55 e 56), che porteranno in alto, nel cuore del comprensorio del Faloria. Alla fine del secondo tratto è possibile fare subito a destra la nera Bigontina (66), mentre una volta scesi dal secondo tratto della Bigontina, si può continuare prendendo la seggiovia Vitelli (54). Dalla fine di questa è possibile sciare su una serie di piste nere in successione. A destra, scendendo dalla seggiovia, il bel Canalone Franchetti (63) o, dopo un breve tratto in cresta, si può prendere la pista Stratondi (64). Altrimenti, girando a sinistra all'arrivo della seggiovia, parte la Vitelli (63) che riporta alla base della seggiovia. Tre piste nere che soddisfano la voglia di piste tecniche. Ognuno sceglierà la preferita, anche se generalmente il Canalone Franchetti va per la maggiore.  La Vitelli potrebbe divenire, verso sera, un pò rovinata. Scendendo con la Stratondi, si risale in quota con le seggiovie Girilada 1 e 2 (49 e 50), per ripetere il giro o per portarsi all'arrivo della funivia Faloria con la rossa Tondi Normale (61) oppure prendendo a destra su questa un bivio per la rossa Slittone (65) che porta alla base delle seggiovie Girilada. Arrivate a queste, se proseguite con la rossa Faloria Normale (60), andate di nuovo a Rio Gere. L'unica accortezza e quella di prendere un forte slancio sul muretto appena a destra dell'arrivo del primo troncone della seggiovia Bigontina: questo per superare un falsopiano che altrimenti vi costringerà ad una racchettata per circa 100-150 metri. Al  Faloria le piste blu scarseggiano. Praticamente inesistenti, se non come tratti di collegamento lungo il comprensorio tra una pista e l'altra. Ovviamente, se venite direttamente su dalla funivia del Faloria, potete fare il giro al contrario, prendendo subito una blu di collegamento che porta alla base delle seggiovie Girilada e poi in basso fino a Rio Gere con la rossa Faloria Normale (60) e già segnalata.

CINQUE TORRI, COL GALLINA E LAGAZUOI. Alternativa gustosa agli altri due comprensori va frequentato possibilmente in una bella giornata di sole. E' collegato alla zona Tofane (Pecol) con una cabinovia a due tronconi che parte da Son dei Prade. Calzati gli sci tentare di raggiungere il famoso Rifugio Scoiattoli con la seggiovia 5 Torri (4). E' meglio salire di mattina di buon'ora, diciamo verso le 9,30-9,45 e non oltre. Buttarsi subito a destra per prendere la seggiovia Forcella Averau (5)Arrivati alla Forcella, panorama magnifico come al solito e subito discesa lunga e appagante sulla rossa Nuvolau (90) fino a ridosso del Passo Giau. Risalita per la seggiovia Fedare (7) e di nuovo sulla rossa di prima ma, questa volta, gireremo a destra per un bivio chiamato Raccordo Averau (91) che ci porterà a prendere la seggiovia Croda Negra (8). Siamo al cospetto della bella parete Sud dell'Averau ed in mezzo ad una forcella da cui parte la pista rossa Skiweg Croda Negra (92). Una pista molto panoramica che funge da raccordo con la zona del Col Gallina e che scende fino al passo Falzarego. Non resisterete a fare qualche fotografia. Proseguendo per una blu si scende fino alla seggiovia Falzarego (2). Presa la seggiovia, si prosegue con lo Skilift Col Gallina (3) fino al punto più alto e ci butta per la blu Falzarego (4) per non racchettare fino al passo. Qui si levano gli sci e si attraversa la strada per prendere la Funivia del Lagazuoi (1). Purtroppo la funivia è sempre frequentata e rischierete quasi sicuramente di fare un pò di fila. Non scoraggiarsi, però. Anche se la fila occupa già tutto il ballatoio esterno a lato, in circa mezz'ora si riesce a salire. Arrivati su, è d'obbligo lasciare gli sci e farsi a piedi una scaletta per arrivare fino al Rifugio sopra. E' uno dei posti più spettacolari delle Dolomiti raggiungibile facilmente e con un panorama  a 360 gradi. Praticamente si vedono tutte le vette dolomitiche e non solo. Abbagliati da questo panorama, una volta rimessi gli sci ci sono due alternative, dopo aver fatto il primo muro in comune dell'unica pista che parte da qui. A sinistra si scende con la pista rossa Armentarola (1) verso l'omonima zona sciistica in quel di San Cassiano (Val Badia). Si tratta di una bella discesa che passa per il rifugio Scotoni ed ha l'unico neo di essere piatta alla fine per un lungo tratto. Tenete presente che per ritornare dovrete prendere, in località Armentarola, un taxi-navetta a pagamento. Quindi, è sconsigliabile a chi non vuole proseguire (tempo permettendo) per le piste di San Cassiano, anche perchè lo ski-pass solo zona Cortina non vale più e potrete sciare solo con lo ski-pass Dolomiti superski. Il ritorno indietro verso il Col Gallina è invece gratuito e molto interessante. Infatti, vedrete un mucchio di gente alla partenza ma al bivio a destra per il Falzarego sarete praticamente in pochi a fare la pista rossa molto bella Lagazuoi (2). Fatta in goduria, quasi alla fine della pista ed in vista della strada, potete tornare indietro alle Cinque Torri girando a sinistra per un viottolo che dopo un pò si fermerà sul ciglio della strada. Attraversata, si punterà la partenza della seggiovia Col Gallina ma si girerà a sinistra per una turistica pista blu che con una gradevole e rilassante pendenza vi porterà di nuovo alla partenza della seggiovia 5 Torri. Se non volete racchettare nel primo tratto di questa pista nel bosco, prendere la seggiovia lì presente e, in discesa prendendo velocità, girare a destra per la pista blu. Avete fatto il giro. A questo punto, a seconda dell'orario, consiglio di riprendere la seggiovia verso il Rifugio Averau, sostare lì ed aspettare le luci di fine giornata per scendere con la comoda pista blu Averau (9) fino alla base di partenza. Avrete anche una sorpresa. La pista ha un momento di congiunzione con la rossa 5 Torri (5) e se proseguite tenendo la sinistra farete un bel muro finale che di blu ha ben poco come pendenza e per di più all'ombra ma già abbiamo detto dell'abitudine di abbassare le difficoltà in quel di Cortina. Se volete proprio farle tutte, ritornate su con la seggiovia 5 Torri e stavolta girate subito a destra e scendete con la tecnica pista rossa 5 Torri (5) già vista.
Questo è tutto. Spero che la descrizione vi sarà di aiuto e a corredo potete vedere alcune mie foto delle piste di Cortina: